Pandoro senza Glutine fatto in Casa

Il pandoro senza glutine fatto in casa si può fare! Ed è buonissimo! Non rinunciate al sapore di un pandoro genuino solo perchè celiaci: provate la ricetta del pandoro fatto in casa! Vedrete che piacerà anche a chi non è costretto a mangiare senza glutine.

I dolci di Natale fatti in casa, si sa, sono sempre i migliori. 😉

Pandoro senza Glutine fatto in casa

Dopo aver provato il panettone senza glutine non potevo non provare il pandoro.

Come sempre sono partita da una ricetta glutinosa tradizionale … e come sempre della ricetta originale non è rimasto nulla. Ok, lo ammetto, ho cestinato due impasti di pandoro senza glutine prima di raggiungere il risultato che volevo, ma si tratta di dettagli trascurabili. 😉

Adesso finalmente sono soddisfatta del pandoro che ho fatto in casa con le mie manine e quindi voglio condividere la ricetta con voi, sperando che possiate gustare un delizioso pandoro senza glutine questo Natale. In realtà, più che delle mani mi sono servita dell’impastatrice … ma tranquilli, non è assolutamente necessaria! Il procedimento che vi ho scritto è quello pensato per mezzi artigianali (mani+olio di gomito). Se invece usate un’impastatrice/lievitatrice i tempi di riposo diminuiscono: li trovate in fondo alla ricetta).

Rispetto al pandoro industriale, il pandoro senza glutine fatto in casa ha una consistenza diversa, più umida, perchè per evitare l’effetto ingozzante ho preferito dare corda alla maggior esigenza di acqua delle farine senza glutine. Come per il panettone, ho utilizzato Mix B Mix C Schar ma nulla vi vieta di utilizzare un altro mix industriale per impasti lievitati oppure un mix preparato da voi con amidi e farine naturalmente senza glutine.

Ecco la mia ricetta del pandoro senza glutine fatto in casa: in questo articolo ho riportato passo per passo tutte le fasi di preparazione e lievitazione dell’impasto del dolce di Natale più amato dai bambini (e anche dagli adulti). Vi servirà un po’ di tempo per prepararlo ma ne vale la pena.

P.S. Se invece preferite il panettone senza glutine, che è anche un po’ più semplice da fare, trovate la ricetta compreso il tutorial per canditi fatti in casa a questo link.

INGREDIENTI per 8 Persone (1 Pandoro da circa 800g)

  • 4 Tuorli + 1 Uovo intero
  • 200ml di Latte Fresco parzialmente scremato
  • 150g di Mix B Pane Schar
  • 150g di Mix C Dolci Schar
  • 140g di Burro
  • 125ml Panna Fresca liquida per dolci
  • 120g di Zucchero Semolato + 2 cucchiaini per attivare il lievito
  • 6g di Lievito di Birra Secco disidratato
  • 1 Pizzico di Sale

PREPARAZIONE

Mescolate il lievito di birra disidratato con due cucchiaini di zucchero e scioglietelo in 250ml di acqua tiepida. Fate riposare per circa 10 minuti, finchè il lievito non si attiva [1].

Unite al composto di acqua e lievito 150g di Mix B per Pane Schar e metà dello zucchero semolato [2]. Mescolate eliminando tutti i grumi e fate lievitare per circa 1 ora [3]. Trascorso il tempo di riposo incorporate anche 4 tuorli e lo zucchero rimasto [4 e 5]. Fate lievitare un’altra oretta e mezza finchè l’impasto non si gonfia bene [6].

Ricetta Pandoro senza Glutine fatto in casa Tutorial

Mentre il primo impasto del pandoro senza glutine lievita, in un recipiente diverso mescolate 150g di Mix C per Dolci Schar, l’uovo intero, la panna fresca liquida, il burro fuso e un pizzico di sale [7].

Scaldate leggermente il latte in un pentolino, senza farlo bollire. Quando il primo impasto a base di MixB per Pane Schar sarà ben lievitato, unitevi il secondo impasto a base di Mix C per Dolci Schar e il latte tiepido [8]. Mescolate bene e fate lievitare coperto in luogo tiepido per circa 2 ore [9].

Ricetta Pandoro senza Glutine fatto in casa con Mix ScharOliate e infarinate (vi consiglio olio di semi e farina di riso) uno stampo per pandoro. Trascorso il tempo di lievitazione necessario al vostro impasto per raddoppiare, versatelo nello stampo [10] e lasciate che lieviti ancora una ventina di minuti in modo da colmare lo stampo. Se avete uno stampo per pandoro da 1kg, sarà sufficiente che lo riempia per 2/3.

Accendete il forno in modalità statica e portatelo alla temperatura di 220°C (se il vostro forno è molto potente basteranno 200°C). Infornate il pandoro senza glutine e cuocetelo per 50 minuti (se a 200°C anche 1h). Per avere la certezza che sia cotto basterà accertarsi che i bordi dell’impasto si siano staccati dallo stampo. Dopo 50 minuti spegnete il forno e lasciateci dentro il vostro pandoro senza glutine fatto in casa finchè non si raffredda completamente.

Capovolgete lo stampo su un piatto da portata e, a piacere, spolverizzate il vostro dolce di Natale con zucchero a velo (attenzione: deve essere garantito senza glutine!).

Il pandoro senza glutine fatto in casa è pronto!

Pandoro senza Glutine fatto in casa con Mix ScharGodetevi questo delizioso dolce di Natale e … per stavolta non pensate alle calorie! 😉

Buone Feste!

Se utilizzate una macchina impastatrice/lievitatrice vi sarà sufficiente rispettare questi tempi di lievitazione per il pandoro senza glutine fatto in casa:

  1. Attivazione lievito: 5 minuti
  2. 1° Lievitazione: 60 minuti
  3. 2° Lievitazione: 60 minuti
  4. 3° Lievitazione: 90 minuti
  5. Lievitazione in stampo: qb

Contest di Natale Ricette per il menù delle Feste

46 commenti Aggiungi il tuo

  1. Acqua & Menta ha detto:

    Che meraviglia… complimenti davvero!! Tra l’altro io in questi giorni ho fisso in mente di farmi il panettone o il pandoro quest’anno, non ne ho mai mangiato uno e mi sta esplodendo la curiosità!! Appena mi arriva il burro di cacao mi metto all’opera!! Anche io ne so qualcosa di “primi” impasti venuti male, grazie per aver condiviso con tutti questa meravigliosa ricetta!! 🙂 La pubblico immediatamente, sono sicura che farà felici tante persone!!!

    1. Alessia Piva ha detto:

      Sotto le feste almeno uno dei due bisogna assaggiarlo … Ma è giusto anche tenere un pochino di spazio per il biscotti! O il tronchetto di cioccolato! 😛
      Grazie 🙂

  2. Mary Di Gioia ha detto:

    finalmente riesco a leggere la ricetta…che dire ..semplicemente e straordianariamente fantastico…da provare assolutamente…spettaculer…non so che altro termine usare 😀

    1. Alessia Piva ha detto:

      Grazie carissima 🙂

  3. Sonia ha detto:

    oh santo cielo!!! mi fai venire voglia di riprovare, mai avuto risultati apprezzabili..ma a vedere il tuo, è fantastico….grazie e bacioni

    1. Alessia Piva ha detto:

      Detto dalla maestra dei dolci è davvero un grande complimento! Grazie a te 🙂 Bacione

      1. Sonia ha detto:

        ma quando mai! se fossi maestra lo saprei fare e invece…ma ora so da chi copiare 😀

  4. Silvia ha detto:

    Ciao Alessia, ma questo pandoro è veramente fantastico! Ho una cugina che non tollera il glutine quasi quasi per Natale le faccio una sopresa e porto questo pandoro. Potrebbe essere il regalo più apprezzato. Brava! Un abbraccio

    1. Alessia Piva ha detto:

      Ciao Silvia! Grazie mille 🙂 Meriti il premio “Miglior Cugina dell’anno”! 😛
      Un abbraccio anche a te e buone feste!

      P.S. Mi raccomando pulisci bene il forno per eliminare le tracce glutinose e per sicurezza copri lo stampo con un foglio di alluminio (così non si contamina e non brucia nemmeno).

  5. cucinaincontroluce ha detto:

    Ma quanto sei brava? Già il pandoro non è proprio una passeggiata, farlo senza glutine è un miracolo di passione!
    Un abbraccio, Tatiana

    1. Alessia Piva ha detto:

      È la passione che fa far miracoli 😉
      Grazie Tatiana, un bacione!

  6. stellasenzaglutine ha detto:

    Invitantissimo il tuo pandoro Alessia!!
    Probabilmente io non riuscirò a farlo quest’anno, troppi impegni….mangerò il tuo con gli occhi…
    Tanti auguri ❤

    1. Alessia Piva ha detto:

      Grazie 🙂 Be’, mangiando con gli occhi nn prendi nemmeno un chilo…ottima strategia! 😀
      Auguri anche a te!

  7. Isabella ha detto:

    Ciao! Leggo la tua ricetta da qualche giorno ed oggi ho finalmente deciso di metterla in pratica! L’ho seguita alla lettera ma non capisco come mai è rimasto crudo! Secondo te dove ho sbagliato? L’impasto era molto liquido, come mai? Grazie!

    1. Alessia Piva ha detto:

      Ciao Isabella! Grazie di aver provato la ricetta che è in effetti una delle più complicate che io abbia mai fatto. Mi dispiace che il pandoro non ti sia venuto subito bene 😦
      Allora, vediamo di trovare l’inghippo! L’impasto è molto più fluido di uno glutinoso ma non proprio liquido.
      Ti faccio un paio di domande a raffica per capire qual’è il problema…
      Hai usato i Mix della Schär? (Una farina diversa assorbe diversamente il liquido)
      Uova medie? (Quelle grandi con tanto albume ti fregano)
      Se hai risposto si a entrambe rimane solo il forno: l’hai cotto a 220°C per 50 minuti e lasciato raffreddare a forno spento e chiuso?
      Fammi sapere 🙂 ciao!

      1. Isabella ha detto:

        Ciao! Grazie x aver risposto! Cmq si, ho usato uova medie e le farine scritte nella tua ricetta! Ho praticamente seguito tutto alla lettera! Cavolo dopo un giorno intero di lavoro, c sono rimasta male! 😞 c riproverò!

      2. Alessia Piva ha detto:

        Immagino 😦 Allora controlla bene la fase di cottura quando riprovi: visto che gli ingredienti sono tutti giusti non resta che il “problema forno”. Usalo in modalità statica e se vedi che dopo 50 minuti a 220°C il pandoro non è ancora ben dorato in superficie e non si è staccato dai bordi dello stampo (verifica senza aprire lo sportello del forno, mi raccomando) aspetta a spegnerlo e proseguì la cottura finché serve. Se hai dubbi mi trovi qui 😉 ciao e grazie!

      3. Isabella ha detto:

        Il problema è k fuori si stava bruciando e si è staccato dallo stampo senza problemi! Bho! Riproverò e t farò sapere! Grazie mille!

      4. Alessia Piva ha detto:

        Ah, allora no, è il problema opposto: hai il forno molto più potente del mio. Prova con 200°C sempre statico ma per un periodo di cottura più lungo (almeno 1 ora) e magari appoggia lo stampo su un gradino più basso del forno oppure coprilo con la stagnola così non si brucia

  8. Chiara ha detto:

    Ciao! è da aprile che mi sono avventurata nel mondo del senza glutine perchè mamma ha scoperto di essere celiaca..
    Dopo aver provato (e cestinato) il pandoro senza glutine della Bauli mi è venuta voglia di sperimentare e ho trovato la tua ricetta..
    Secondo te invece di usare lo stampo da pandoro grande posso usare quelli piccolini (mi sembra che la teglia sia da 6).. Idea di quanto tempo potrebbero impiegare per cuocere?
    Se la ricetta riesce (incrociamo le dita) la pubblicherò sicuramente sul mio blog di cucina

    1. Alessia Piva ha detto:

      Ciao Chiara! Benvenuta 🙂 Certo che puoi utilizzare le forme piccole… Probabilmente dovrai ridurre di 1/3 le dosi dell’impasto e il tempo di cottura calerà di una quindicina di minuti, però sono solo supposizioni dettate dall’abitudine: in cucina (con e senza glutine) meglio sempre affidarsi al proprio sguardo 😉 A presto!

  9. Francesca ha detto:

    Ciao Alessia,
    che bello trovare questa ricetta! Questo e’ il primo natale dopo aver scoperto che mia figlia e’ celiaca e avevo proprio voglia di portare in tavola un buon pandoro fatto in casa e senza glutine!
    Lo posso preparare il giorno prima? pensavo di fare una prova anche la prossima settimana, in modo da non sperimentare proprio per il giorno di Natale!
    Vorrà dire che ce ne dovremo mangiare due ;D
    Un po’ alla volta proverò a sperimentare anche le altre ricette
    Grazie
    Francesca

    1. Alessia Piva ha detto:

      Ciao Francesca, benvenuta! Cominci proprio dalla ricetta più facile di tutto il blog ;-D Scherzo: giusto un paio di consigli per aiutarti nell’impresa e poi potrai vantarti del risultato con tutto il quartiere.

      Comincio dalla tua domanda: assolutamente si, puoi farlo il giorno prima. L’ideale sarebbe che lo sfornassi la sera prima per mangiarlo perfetto a mezzogiorno; dopo 24-36 ore invece i lievitati preparati con farine gluten free senza additivi/xantano/conservanti etc tendono a “puntare” (non so come definisci tu quella tendenza del lievito di birra a prendere il sopravvento sul sapore dell’impasto). Lo fa solo il lievito di birra, probabilmente perché i nostri mix sono ricchi di amidi (zuccheri) che per il lievito è una festa!

      Consigli pratici: con impasto e lievitazione non dovresti avere alcun problema. Per la cottura ti suggerisco di valutare in base alla potenza del tuo forno: usalo rigorosamente in modalità statica e fai in modo che lo stampo si trovi giusto a metà tra la base riscaldante e la griglia in alto, così da evitare bruciacchiature.
      Visto che farai un test nel weekend posso suggerirti di provare con metà dose: in questo modo riuscirai a vedere esattamente quanto lievita il dolce con la temperatura e umidità di casa tua (che per quanto simili non potranno mai essere uguali alle mie) e non rischierai che strabordi dallo stampo dopo 10 minuti di cottura (la prima volta che ho provato con una temperatura diversa non ti dico come ho ridotto il forno 😀 ). Una volta capito come “ragiona” il tuo impasto, farne altri sarà una passeggiata.

      Per qualsiasi dubbio naturalmente mi trovi qui. Non vedo l’ora di sapere che ne pensi!
      Un saluto anche a tua figlia (il primo impatto con le feste aglutinate di solito è un po’ strano…ma poi tutti cominciano a voler mangiare i tuoi dolci invece di quelli confezionati 😉 ). A presto!!!

      1. Anonimo ha detto:

        Ciao, ho provato due volte a fare il pandoro come da tua ricetta ma entrambe le volte si é creato un buco vuoto al centro ed é rimasto alto sui bordi pero una volta raffreddato e capovolto si distrugge perche centralmente é vuoto. La prima volta ho usato le tue indicazioni per il forno e si é bruciato in superficie con una voragine al centro.la seconda volta ho abbassato il forno non si é bruciato ma al centro si é creato sempre il buco. Come mai. Cosa sbaglio?

      2. Alessia Piva ha detto:

        Ciao, grazie di aver provato la ricetta 🙂 Il tuo forno evidentemente scalda più del mio quindi, nel primo caso, il pandoro ha fatto la crosta esterna prima di cuocere bene all’interno e si è bruciato. Con il secondo tentativo hai giustamente abbassato la temperatura e, da come me lo descrivi, hai trovato quella corretta per il tuo forno: usa quella. Il buco centrale è un problema di lievitazione eccessiva: con il calore il lievito gonfia l’impasto al massimo ma, non essendoci il glutine a tenere tutto ben legato, l’aria si raggruppa al centro del pandoro e, quando la tensione è troppa, l’impasto scoppia come un palloncino (e poi collassa).
        Ci sono due modi per risolvere questo problema: volendo puoi anche attuarli entrambi.
        1. Aumenta la quantità di sale nell’impasto. Il sale inibisce la lievitazione e quindi tiene sotto controllo il lievito indisciplinato… Unica accortezza: assaggia l’impasto per essere sicura che abbia effettivamente il sapore dolce che dovrebbe, prima di infornarlo. Se lo senti acido vuol dire che il lievito è iperattivo e si è già mangiato tutto lo zucchero; in questo caso dovrai aggiungere un po’ di zucchero per rendere il pandoro nuovamente dolce e un altro pizzico di sale per controllare la lievitazione.
        2. Non far lievitare il pandoro nello stampo prima di infornare. Fai le lievitazioni precedenti come da istruzioni ma, appena hai mescolato per l’ultimo giro, versa subito nello stampo e inforna. In questo modo il pandoro non dovrebbe avere il tempo di lievitare fino a scoppiare.
        Spero di esserti stata utile. Scrivimi pure se avessi altri dubbi 🙂 Ciao!

  10. valeria ha detto:

    Che bella ricetta, la proverò di sicuro anche se sono una frana in cucina.
    Ho letto in molte ricette del pandoro che si utilizza lo xantan e volevo chiederti se pensi che sia necessario e a cosa serve.

    Mille grazie e complimenti!
    valeria

    1. Alessia Piva ha detto:

      Ciao Valeria!
      Lo xantano si usa come stabilizzante e addensante negli impasti per ovviare alla mancanza di glutine. In pratica, aiuta gli impasti a legare come se contenessero glutine: ti può dare una mano in più per ottenere impasti lievitati ben fatti. Nonostante sia di origine vegetale io preferisco non usarlo perché mi da l’idea del più industriale che casalingo e del “mi piace vincere facile” 😀 quindi ti direi che, no, non lo trovo necessario, però se ti capita di trovarlo e vuoi usarlo negli impasti non ci vedo niente di male: sicuramente è un aiuto in più.
      Grazie a te e a presto!

  11. Annalisa ha detto:

    Ma la vaniglia non bisogna aggiungerla a questo impasto…attendo risposta…a breve faro questo pandoro…grazie

    1. Alessia Piva ha detto:

      Ciao Annalisa, io non l’ho usata (preferisco usare lo zucchero vanigliato sopra) ma se ti fa piacere puoi tranquillamente aggiungerla all’impasto. Buon impasto!

      1. Annalisa ha detto:

        Ok..grazie…metterò la vaniglia e vediamo che esce fuori…

  12. 0xrenx0 ha detto:

    “Mentre il primo impasto del pandoro senza glutine lievita, in un recipiente diverso mescolate 150g di Mix C per Dolci Schar, l’uovo intero, la panna fresca liquida, il burro fuso e un pizzico di sale [7].”

    Devo cuocere il mix per un’ora o meno tempo?

    1. Alessia Piva ha detto:

      Ciao! I due mix vanno uniti prima della cottura. Al primo mix già lievitato unisci il secondo non lievitato e li fai rilievitare insieme (è come se il primo lievitasse due volte e il secondo solo una). L’impasto complessivo del pandoro dato dalla somma dei due mix cuocerà 50 minuti/1 ora a seconda del tuo forno 🙂

      1. 0xrenx0 ha detto:

        Grazie! In realtà io e il mio ragazzo abbiamo letto male le istruzioni – chissà perché abbiamo interpretato che dovevamo cuocere il secondo impasto nel pentolino. Il pandoro ci è venuto cavo, forse anche per quello. Abbiamo usato una forma per panettone perché non abbiamo trovato una per pandori.

      2. Alessia Piva ha detto:

        Oh, che peccato! Mi spiace, spero almeno fosse commestibile 😦 Vedrai che la prossima andrà meglio. Nel frattempo… tanti auguri di buon Natale!

      3. 0xrenx0 ha detto:

        Grazie, anche a te!

        Io non mi do per vinta, la pizza ultra buona l’abbiamo fatta; mixando il metodo dei fratelli Susta https://www.youtube.com/watch?v=x5QBSi9KTnE e i consigli per la pizza fatta colo forno in casa di Vito Iacopelli https://www.youtube.com/watch?v=zVqvDKBD3Go. Anche i primi tentativi con le pizze non sono stati dei migliori, per cui sono ottimista anche sul pandoro!

  13. Carmela ha detto:

    Ciao Alessia, ma questo pandoro posso farlo utilizzando solo farina di riso!? Al posto della farina shaer? ?

    1. Alessia Piva ha detto:

      Ciao Carmela! Temo che la farina di riso da sola non sia abbastanza “forte” per riuscire a reggere la lievitazione del pandoro. La mescolerei con amidi e con altre farine (mais o soia) per ricreare un mix con un minimo di resistenza ed elasticità, però dovrei provare per capire le dosi giuste… Così su due piedi non riesco a garantirtele. Se invece a casa hai un mix per pane senza glutine diverso dallo Schär, posso suggerirti di usare quest’altra ricetta: https://ricettesenzaglutine.wordpress.com/2015/10/03/pandoro-senza-glutine-con-kefir/ Grazie della visita e a presto!

  14. Sandra ha detto:

    Ciao alessia sono Sandra ieri ho provato ha fare il pandoro con tutti gli ingredienti a parte il latte che ho dovuto usare quello senza lattosio quindi a lunga conservazione e pure la panna senza lattosio però mi sembrava tutto ok perché ha lievitato bene anche troppo😁 Però nella cottura mi si é afflosciato in se stesso centralmente dove ho sbagliato? Forse nel latte e burro un po caldi? O forse ci dovevo mettere un pentolino d’acqua nel forno? Insomma nn sarebbe stato male se tutto l’impasto nn fosse sceso in fondo così in quella parte nn si é cotto benissimoVolevo anche chiederti lo stampo lo metti sul fondo del forno o sulla grata? Grazie

  15. Alessia Piva ha detto:

    Ciao Sandra! Il problema del tuo pandoro è che è lievitato troppo. 🙂

    Immagina l’impasto del pandoro come un palloncino sgonfio; quando tu lo metti a riposare, inizia gonfiarsi. L’aria che lo gonfia è prodotta dal lievito che, mangiandosi un po’ degli zuccheri presenti nell’impasto, produce anidride carbonica.
    Mentre i palloncini degli impasti con glutine sono di un materiale molto forte ed elastico che permette loro di contenere tanta aria, quelli senza glutine (se, come questo, non contengono addensanti chimici che possano replicare la maglia glutinica) sono più sottili e si sgonfiano o bucano più facilmente.
    I prodotti senza lattosio (la banalizzo, ma è per capirci) hanno gli zuccheri più facili da digerire (il lattosio, che è uno zucchero complesso, viene separato in due zuccheri semplici: glucosio e galattosio), quindi il lievito trova subito tante buone cose da mangiare e gonfia più velocemente il palloncino.
    Quando lo metti in forno, al caldo, la lievitazione accelera ulteriormente.
    A questo punto, il tuo palloncino non riesce a più contenere tutta quell’aria. Scoppia e si affloscia.

    Per evitare che il pandoro si afflosci puoi rimpastarlo leggermente un quarto d’ora prima di infornare. In questo modo è come se facessi uscire un po’ di aria dal palloncino e l’impasto dovrebbe riuscire a reggere la cottura senza afflosciarsi.
    Ti raccomando comunque di assaggiarne una puntina per controllare che il lievito goloso non si sia già mangiato troppo zucchero. Altrimenti dovrai aggiungerne tu a piacere.

    Io appoggio lo stampo sulla grata del forno, facendo in modo che l’impasto si trovi il più possibile al centro delle due fonti di calore. Guardandolo da fuori, la grata è al piano più basso (ca. 10 cm dal fondo del forno) e la parte alta dello stampo più o meno alla stessa distanza dalla parete superiore del forno. Cottura statica con calore sia dall’alto che dal basso.

    Se hai bisogno, sono qui! 🙂 Buona domenica!

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